Ungheria, seconda metà degli anni '70. Laci e Iren sono sposati da sette anni e hanno una bambina, Krisztike. Da tempo hanno presentato domanda per l’assegnazione di un appartamento, ma, nonostante i numerosi solleciti, non sono ancora riusciti ad ottenere nulla. Nell’attesa, si trovano costretti ad abitare nella casa dei genitori di lui. La convivenza forzata è causa di continue tensioni, dovute soprattutto al carattere autoritario e arrogante del padre di Laci, che non perde occasione di criticare pesantemente la nuora. Arriverà addirittura ad accusarla di immoralità e a metterla alla porta, distruggendo definitivamente la vita familiare di suo figlio.